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Alta tensione tra gli Usa e la Turchia sul rilascio dei visti, con riflessi immediati sul cambio dollaro-lira-turca. La valuta ha sofferto un brusco tonfo, cedendo il 4% e riportando il calo più forte dal tentativo fallito di golpe dell’estate del 2016

Le tensioni tra i due paesi sono salite negli ultimi giorni, quando la polizia turca ha arrestato mercoledì scorso un dipendente locale dell’ambasciata americana a Istanbul, accusandolo di aver tentato di rovesciare il governo, e di spionaggio.

In particolare, il dipendente è stato accusato di avere legami con Fethullah Gülen, predicatore che il governo di Erdogan ha esiliato negli Usa e che è stato accusato di aver orchestrato il tentativo di golpe del luglio dello scorso anno.

La ritorsione Usa non si fatta aspettare: nel pomeriggio di domenica, l’ambasciata degli Stati Uniti in Turchia ha annunciato, con “effetti immediati”, di aver “sospeso tutti i servizi per il rilascio dei visti in tutti i siti diplomatici americani, tranne per gli immigrati
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