Il Continente Nero, secondo l'Onu, avrà tassi di crescita demografica superiori a quelli di Cina e India; una buona notizia per quelle aziende del segmento consumer del Vecchio continente che saranno in grado di sfruttare il vantaggio competitivo e la forza dei marchi.

L’Africa è la nuova Cina?Molto probabilment la risposta è affermativa - dicono gli operatori- per le imprese europee a caccia di nuovi mercati in cui esportare; ci sono diversi elementi che supportano questa tesi ovvero:-un trend demografico favorevole, fra cui una veloce crescita della popolazione giovane;-una maggiore creazione di ricchezza e l’emergere di una classe di consumatori;-gli investimenti nell’urbanizzazione e nelle infrastrutture;-regolamenti sempre più favorevoli per gli investitori esteri.Tutti elementi che le aziende specializzate nei beni di consumo stanno iniziando a valutare solo adesso in quanto sino ad ora le strategie per l’Africa sono state condizionate dai timori di instabilità politica, dall’andamento altalenante dei prezzi delle materie prime e dalla limitata capacità di spesa degli africani ma attualmente tutti questi dubbi si stanno progressivamente dissolvendo e la regione è vista dalle aziende come un’opportunità per espandere il proprio marchio e per sviluppare economie di scala ed ad avvantaggiarsene saranno soprattutto le società con il maggior vantaggio competitivo.Crescono le nuove generazioni.
Secondo le ultime proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione del Continente nero dovrebbe passare dagli attuali 1,1 miliardi di abitanti a 2,4 miliardi nel 2050; in pratica si tratta di un tasso di crescita annuale dell’11,3% che fa impallidire il 4,4% atteso a livello globale e che ne fa, potenzialmente, uno dei mercati emergenti più interessanti a livello globale.Per aver altri termini di paragone, Cina e India, sempre secondo le analisi dell’Onu, insieme nel 2050 conteranno circa 2,9 miliardi di abitanti, ma l’Africa le supererà nel 2065.L’Africa è anche abitata da una popolazione giovane (19,7 anni mediamente) che non si vede in altre zone (30 anni in Asia e 40 in Europa); nei prossimi anni si attende che il cosiddetto rapporto di dipendenza (il numero di bambini e anziani mantenuti da persone che lavorano) diminuisca, liberando capitali per le spese personali.Si consolidano le aspettative che diverse barriere regolamentari stanno cadendo, liberando nuove vie per i commerci e per gli investimenti esteri e ciò aiuterà a stabilizzare le economie di diversi stati del continente.
Le scelte d'investimento
L’espansione della popolazione giovane sta creando un nuovo esercito di consumatori più attenti ai marchi e alle innovazioni tecnologiche; uno sviluppo che, si è visto in altri mercati emergenti, porta grandi cambiamenti negli stili di vita.La popolazione urbana del Continente nero con un’età compresa fra i 16 e i 34 anni produce il 53% dei redditi personali creati in Africa. Sono gli stessi che dichiarano di seguire le indicazioni della moda (contro il 33% degli over 45); il 67%, inoltre, acquista online e questi sono sviluppi importanti per le società che producono beni di consumo. Questi trend sono particolarmente importanti per i produttori che, anche in altre zone del mondo, hanno dimostrato di essere in grado di condizionare i gusti delle persone sebbene in questa fase, però, nei panni degli investitori di Borsa sarebbero da i titoli del lusso in quanto è vero che le aziende di questo segmento sono quelle che riescono a guadagnare di più nei mercati emergenti (emerging market), ma nella fase iniziale di sviluppo dei paesi la migliore crescita dei margini lo ottengono le aziende di beni di consumo di prima necessità (consumer staple). RiguardiFxCox™Disclaimer: This report does not constitute advice for any foreign exchange transaction, nor is it intended as a solicitation for funds or recommendation to trade.
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